Ma come si utilizza lo shampoo bio?
Si utilizza come lo shampoo tradizionale? Quale è il prodotto più adatto a me?
Se ti stai facendo tutte queste domande è il momento di fare chiarezza!
Partiamo da dall’inizio: esistono in commercio molte proposte di shampoo biologico, a seconda della tipologia del vostro capello e delle esigenze della vostra cute.
Ma se non sapete che cosa sia meglio per voi, iniziate con un prodotto delicato per lavaggi frequenti, quando sarete più esperti passerete ad uno specifico per le vostre esigenze.
Una volta individuato il prodotto, bagnate bene tutta la testa e prelevate poi circa 7 ml (grosso modo quello che viene contenuto nel palmo di una mano).
Applichiamo lo shampoo solo sul cuoio capelluto avendo cura di depositarne un pò in ognuno dei punti fondamentali (le due tempie, la nuca, l’apice del capo e l’occipite) e di massaggiare il prodotto rimanendo solo sulla cute e senza grattare con le unghie ma usando i polpastrelli.
Le lunghezze si laveranno con la schiuma di trasporto durante il risciacquo, non è necessario applicarvi lo shampoo che rischia anzi di seccarle e sfibrarle.
Parlando di come si utilizza lo shampoo bio non possiamo non menzionare il concetto di diluizione: l’abitudine di diluire lo shampoo (aggiungere acqua al prodotto finito) si è radicata negli anni perché prima le formulazioni erano generalmente molto sgrassanti e non avevano una adeguata parte trattante che bilanciasse l’azione del tensioattivo.
Veniva quindi consigliato di non usare lo shampoo puro ma di “allungarlo” con acqua per renderlo meno aggressivo. Oggigiorno gli shampoo sono calibrati e bilanciati per essere utilizzati tal quali, diversamente viene generalmente specificato sulla confezione. Ci sono categorie di shampoo, infatti, che nascono inversione concentrata: su questi shampoo solitamente troviamo la dicitura “concentrato” o “da diluire”, così come consigli sulla diluizione migliore da adottare.
Per diluire lo shampoo esistono in commercio appositi spargi shampoo che si presentano come una sorta di biberon con il beccuccio a punta, utilissimo per la distribuzione del prodotto; questo perché, una volta diluito, lo shampoo si presenterà molto liquido e necessiterà di un’attenta applicazione perché non coli ovunque sprecando prodotto.
In ogni caso la diluizione non va fatta nella confezione intera ma solo, volta per volta, per la quantità da usare. Ciò che dovesse avanzare infatti, non va conservato per più di un paio di giorni perché non protetto da contaminazioni batteriche. Per diluire il prodotto potete usare della semplice acqua del rubinetto, oppure acqua distillata, ma la soluzione più completa ve la regala un’acqua floreale o idrolato.
Per quanto riguarda la diluizione vera e propria,qualora l’azienda non specifichi sulla confezione la dose consigliata, tenete presente che, di massima, una diluizione del 8-10% si adatta bene ad ogni tipologia di shampoo (8-10 ml di shampoo in 100 ml di acqua o idrolato).
Una volta diluito, il prodotto andrà quindi distribuito sulla cute ed utilizzato normalmente frizionando con i polpastrelli.
Anche quando non specificato sul prodotto, ci sono però dei casi in cui la diluizione dello shampoo biologico ci aiuta a gestirlo meglio:
- quando abbiamo un prodotto troppo denso che fatichiamo a distribuire
- quando abbiamo una grande massa di capelli e abbiamo quindi bisogno di una soluzione più liquida da gestire meglio
- quando vi rendete conto che lo shampoo che state usando risulta troppo lavante per il vostro cuoio capelluto, o magri avete per le mani formulazioni tradizionali che sono costituite da tensioattivi che sono più pulenti dei tensioattivi usati in cosmesi biologica e naturale; in questi casi diluire lo shampoo vi renderà meno sgrassante il prodotto e non rischierete secchezze e squilibri.